I mobili sono nati pressoché insieme agli esseri umani che hanno afferrato l'utilità di sedie e divani in cui risposare e di tavoli in grado di accogliere oggetti, per non parlare del ruolo essenziale del trono, da sempre ornato e decorato per rappresentare, anche simbolicamente, la superiorità del sovrano.
I mobili nascono, infatti, come oggetti che combinano la funzione prettamente pratica a quella estetica e simbolica, particolarmente suggestiva per gli amanti dell'antiquariato.
Osservando il ritratto della Regina Nefertari, risalente all'epoca dell'antico Egitto, colpisce il tavolino di fronte al quale siede la nobile intenta a giocare. Anche la preziosa sedia riccamente decorata incanta l'osservatore, colpito dalla funzionalità e dall'eleganza delle forme dei mobili di legno, adornati con intarsi, figure di animali e decorazioni in oro.
Per i Romani il momento dedicato ai pasti conviviali era essenziale e di conseguenza anche i mobili dovevano essere all'altezza in quanto a sfarzo e raffinatezza.
Protagonisti del pranzo erano i triclini, i divani ricoperti di grandi cuscini sui quali i commensali si accomodavano, parzialmente sdraiati. Indispensabile anche i tavoli, creati per accogliere decine di pietanze, quindi doverosamente resistenti, ma non per questo meno decorati.
I Romani, pratici e signorili, avevano ideato anche i letti, chiamati cubicula, e gli armadi (armarium) che trovavano collocazione in camere dal letto, riccamente adornate con affreschi alle pareti.